Indice
- 1 Lockheed Martin Stalker VXE: nuovo volo di resistenza da record
- 2 Dettagli del volo e validazione FAI
- 3 Caratteristiche tecniche dello Stalker VXE
- 4 Tecnologie e partner coinvolti
- 5 Implicazioni operative e applicazioni pratiche
- 6 Consigli pratici per estendere l’autonomia degli UAS
- 7 Rischi e considerazioni normative
- 8 Conclusione: cosa significa il record per il settore UAS
Lockheed Martin Stalker VXE: nuovo volo di resistenza da record
Il 18 febbraio 2022 uno Stalker VXE modificato di Lockheed Martin ha completato un volo di resistenza straordinario: 39 ore, 17 minuti e 7 secondi in aria. Il dato, soggetto a certificazione della Fédération Aéronautique Internationale (FAI), potrebbe stabilire un nuovo record nella categoria da 5 a <25 kg (11 a <55 libbre). Per raggiungere questa performance un velivolo di serie è stato dotato di un serbatoio carburante esterno montato sull’ala.
Dettagli del volo e validazione FAI
Tempi e categoria
Il tempo registrato supera ampiamente le prestazioni tipiche della categoria 5–25 kg. La validazione ufficiale del record richiede che la FAI verifichi i dati di volo, la strumentazione e le condizioni dell’operazione prima di confermare il primato.
Come avviene la certificazione
Per ottenere il riconoscimento FAI serve documentazione completa: registrazioni GPS/telemetria certificate, testimoni qualificati e, in alcuni casi, apparecchiature di misura sigillate. Le comunicazioni preventive con la FAI e la pianificazione di osservatori indipendenti sono fondamentali per rendere il tentativo ufficiale.
Caratteristiche tecniche dello Stalker VXE
Specifiche di serie
- Apertura alare: 16 piedi (circa 4,9 m)
- Velocità massima: 58 mph (≈93 km/h)
- Autonomia di produzione: oltre 8 ore
- Carico utile massimo: 5,5 libbre (≈2,5 kg)
- Quota operativa: fino a 12.000 piedi (≈3.660 m)
Modifiche per il tentativo
Per il volo record è stato aggiunto un serbatoio esterno montato sull’ala e sono stati integrati sistemi di propulsione avanzati per massimizzare la durata: una cella a combustibile a ossido solido alimentata a propano abbinata a una batteria ibrida ricaricabile.
Tecnologie e partner coinvolti
Lockheed Martin ha collaborato con diverse realtà per il progetto: Edge Autonomy, Adaptive Energy, Composite Technology Development Inc., Precision Integrated Programs e Clovis Area Modelers. La combinazione di fuel cell a ossido solido e sistemi ibridi ha permesso di estendere significativamente l’autonomia rispetto alla configurazione standard.
Implicazioni operative e applicazioni pratiche
Missioni che beneficiano dell’alta endurance
Un’UAS con autonomia di decine di ore apre scenari utili per:
- Sorveglianza marittima e monitoraggio costiero continuativo
- Supporto a operazioni di ricerca e soccorso su larga scala
- Monitoraggio ambientale e raccolta dati a lungo termine
- Pattugliamento di confini e infrastrutture critiche
Vantaggi per gli operatori
Maggiore endurance significa meno decolli/atterraggi, riduzione del personale a terra e costi operativi inferiori per missioni prolungate. Tuttavia occorre valutare trade-off su peso, capacità di carico utile e complessità logistica.
Consigli pratici per estendere l’autonomia degli UAS
Soluzioni tecnologiche
- Valutare fuel cell e sistemi ibridi per efficienza energetica superiore rispetto a batterie standard.
- Ottimizzare il profilo aerodinamico e ridurre la resistenza con serbatoi e payload integrati.
- Bilanciare il peso del carburante con la capacità di carico utile per non compromettere la missione.
Procedure e pianificazione
- Pianificare la logistica di rifornimento e manutenzione per voli prolungati.
- Preparare dossier di certificazione e registrazioni telemetriche se si punta a record ufficiali.
- Coordinare le autorizzazioni normative locali (spazio aereo, sorvolo prolungato, notifiche alle autorità).
Rischi e considerazioni normative
Estendere l’autonomia implica sfide operative e normative: certificazioni del sistema propulsivo, valutazioni di sicurezza del volo prolungato e conformità alle leggi sullo spazio aereo. È essenziale coinvolgere ingegneri, enti regolatori e stakeholder locali prima di eseguire voli di lunga durata.
Conclusione: cosa significa il record per il settore UAS
Se confermato dalla FAI, il volo di 39+ ore dello Stalker VXE rappresenterebbe un importante passo avanti per la capacità di endurance dei piccoli UAS. L’evento dimostra come integrazioni progettuali mirate e partnership tecniche possano spingere le prestazioni operative, ampliando le applicazioni pratiche dei droni in ambito civile e industriale.
