Equipaggio charter detenuto per essere liberato dalla Repubblica Dominicana
Sintesi del caso
Cinque membri dell’equipaggio di un aereo charter canadese della compagnia Pivot Air sono stati informati che presto potranno lasciare la Repubblica Dominicana, dopo circa sette mesi di vicenda giudiziaria. L’equipaggio del CRJ aveva segnalato alle autorità locali la presenza di quasi 500 libbre (circa 227 kg) di cocaina nella baia avionica; invece di ricevere ringraziamenti, i membri dell’equipaggio sono stati arrestati con accuse che loro definiscono false.
Come sono andati i fatti: arresto e processo
Dopo la scoperta della sostanza, l’equipaggio ha riferito l’accaduto alle autorità dominicane. Invece di essere tutelati, sono stati incarcerati e successivamente rilasciati su cauzione dopo circa un mese. Pur essendo fuori dalla prigione per la maggior parte del periodo, non hanno potuto lasciare il paese perché il procedimento penale è rimasto aperto. Venerdì i pubblici ministeri hanno accettato di consentire il loro rientro in Canada, in attesa della convalida della misura da parte di un giudice.
Condizioni della detenzione e rischi sulla sicurezza
I detenuti hanno raccontato di essere stati trattenuti in strutture carcerarie sporche e di aver condiviso gli spazi con la popolazione generale, esponendoli a rischi legati alla presenza di detenuti che si sono mostrati ostili per la denuncia della spedizione. La compagnia aerea ha quindi predisposto misure di sicurezza private, con scorte armate 24 ore su 24 e continui spostamenti tra case sicure per proteggere il personale dalle minacce di gruppi di narcotrafficanti.
Intervento diplomatico e ruolo della compagnia
Il CEO di Pivot Air, Eric Edmondson, ha dichiarato che l’intervento diretto del primo ministro canadese Justin Trudeau ha probabilmente contribuito a sbloccare la situazione. La società ha coperto la sicurezza e l’assistenza legale ed è rimasta in contatto con le autorità canadesi durante tutto il periodo.
Implicazioni per il settore dell’aviazione charter
Questo caso mette in luce rischi concreti per equipaggi e operatori che scoprono sostanze illecite a bordo: la segnalazione può trasformarsi in un procedimento legale complicato, soprattutto in Paesi dove la giustizia e la sicurezza sono carenti o infiltrate dalla criminalità organizzata. Le compagnie devono avere protocolli chiari e piani di supporto legale e diplomatico per il personale in trasferta.
Consigli pratici per equipaggi che scoprono droga a bordo
- Segnalare immediatamente la scoperta alle autorità competenti, ma seguire le procedure aziendali interne per notificare anche la compagnia e il management.
- Documentare tutto: fotografie dell’area interessata, ora, posizione dei membri dell’equipaggio, eventuali testimoni e ogni comunicazione fatta alle autorità.
- Non toccare né spostare la sostanza più del necessario per la propria sicurezza e per conservare la catena di custodia.
- Richiedere l’assistenza consolare al più presto possibile attraverso l’ambasciata o il consolato del proprio paese.
- Assicurarsi che la compagnia disponga di un avvocato locale e di un piano per la protezione del personale all’estero.
- Mantenere copie dei documenti di volo, manifesti e qualsiasi informazione che dimostri la rotta e la responsabilità dell’equipaggio.
Se si viene arrestati all’estero: cosa fare
- Mantenere la calma e non firmare nulla senza l’assistenza di un avvocato.
- Richiedere immediatamente il contatto con il consolato o l’ambasciata del proprio Paese; i servizi consolari possono fornire assistenza, informazioni legali di base e contatti con la famiglia.
- Richiedere la presenza di un avvocato locale indipendente e informare la compagnia aerea o il rappresentante sindacale.
- Annotare nomi e ruoli delle autorità che eseguono l’arresto e ogni dettaglio rilevante per la difesa.
Conclusione e stato attuale
I lavori giudiziari hanno portato i pubblici ministeri a concordare il rimpatrio dell’equipaggio, ma la decisione finale dipende ora dalla conferma di un giudice. La vicenda sottolinea l’importanza di protocolli aziendali, supporto diplomatico e preparazione per gestire la scoperta di droga durante operazioni di volo in paesi ad alto rischio.
