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DJI aggiunge ADS-B alla sua linea di droni

DJI introduce l’ADS-B In sui droni da 0,5 kg in su

DJI ha annunciato l’introduzione dell’ADS-B In come caratteristica standard per tutti i suoi droni con massa pari o superiore a 0,5 kg a partire dal 2020. La novità, implementata tramite la tecnologia chiamata AirSense, punta a ridurre i rischi di conflitto tra droni e aeromobili con equipaggio migliorando la consapevolezza situazionale dell’operatore del drone.

Cosa è l’ADS-B e perché è utile per i droni

L’ADS-B (Automatic Dependent Surveillance–Broadcast) è un sistema di trasmissione che permette agli aeromobili di trasmettere periodicamenti la propria posizione, velocità e altri dati. Esistono due modalità principali:

  • ADS-B Out: l’aeromobile trasmette la propria posizione agli altri velivoli e alle stazioni di terra;
  • ADS-B In: il dispositivo riceve i segnali ADS-B trasmessi dagli aeromobili e li visualizza per l’operatore.

Nei droni, l’ADS-B In aumenta la sicurezza mostrando la presenza di aerei dotati di ADS-B Out, ma non sostituisce la separazione visiva o le regole di spazio aereo.

AirSense: come funziona sui droni DJI

AirSense è l’implementazione DJI dell’ADS-B In. Il sistema riceve segnali su entrambe le regolamentazioni comuni (1090 MHz — 1090ES e 978 MHz — UAT) e li presenta sul display del radiocomando, permettendo all’operatore di identificarne posizione e distanza approssimativa.

Alcuni droni enterprise DJI, come il Mavic 2 Enterprise, integrano già AirSense; la decisione dell’azienda è di estendere la funzione alla gamma completa per i modelli sopra la soglia di peso indicata.

Indicatori di avviso: colori e tempistiche

La visualizzazione degli aeromobili tramite AirSense è codificata per priorità temporali e di rischio:

  • Blu — aereo a circa 180 secondi di tempo stimato all’incrocio: avviso iniziale popup;
  • Giallo — aereo a circa 120 secondi: avviso di attenzione rafforzato;
  • Rosso — aereo a circa 60 secondi: avviso critico persistente con segnalazione di possibile discesa o atterraggio richiesto.

Limitazioni dell’ADS-B sui droni

È importante conoscere i limiti dell’ADS-B In implementato da DJI:

  • I droni non trasmettono ADS-B Out: i piloti di aeromobili non vedranno il drone su sistemi ADS-B, quindi la capacità di evitare collisioni è ancora in gran parte a carico dell’operatore del drone.
  • Non tutti gli aeromobili hanno ADS-B Out: velivoli privati o vecchi modelli potrebbero non trasmettere, risultando non rilevabili da AirSense.
  • Interferenze, condizioni RF e coperture limitate possono degradare la ricezione dei segnali ADS-B.

Geofencing, responsabilità dei produttori e ruolo delle autorità

Oltre ad AirSense, DJI raccomanda l’adozione diffusa del geofencing per mantenere i droni lontani dalle aree sensibili come gli aeroporti. Il geofencing limita automaticamente il volo in zone predefinite e aiuta a prevenire intrusioni non intenzionali.

DJI invita anche le autorità locali e nazionali a rispondere con misure appropriate alle minacce reali poste dai droni, combinando tecnologia, regolamentazione e misure di enforcement per proteggere lo spazio aereo civile.

Consigli pratici per operatori di droni

Per sfruttare al meglio AirSense e ridurre i rischi, segui queste buone pratiche:

  • Attiva sempre AirSense e mantieni il firmware del drone e del radiocomando aggiornati.
  • Prima del volo, verifica la presenza di zone a rischio (aeroporti, helipad, corridoi aerei) e rispetta i limiti di spazio aereo locale.
  • Se ricevi un avviso blu/giallo/rosso, valuta immediatamente le azioni: ridurre l’altitudine, allontanarsi lateralmente o prepararsi ad atterrare in sicurezza.
  • Non fare affidamento esclusivo sull’ADS-B: mantiene sempre il contatto visivo con il drone (VLOS) e segui le regole di separazione previste dalla normativa.
  • Registra eventuali incontri con aeromobili e, se necessario, segnala l’evento alle autorità aeronautiche competenti.

Esempio pratico: scenario operativo

Un operatore in volo riceve un avviso giallo (120 secondi). Azioni consigliate: abbassare l’altitudine di qualche metro, spostarsi lateralmente rispetto alla rotta prevista, ridurre la velocità e prepararsi ad atterrare se l’avviso diventa rosso. Se possibile, comunicare con il controllo del traffico aereo se si opera vicino a uno spazio controllato.

Impatto sulla sicurezza e prospettive normative

L’introduzione dell’ADS-B In di serie sui droni può contribuire a una riduzione dei rischi di conflitto in volo, migliorando la consapevolezza degli operatori. Tuttavia, per ottenere benefici reali è necessario un approccio integrato che combini tecnologie come AirSense e geofencing con regole chiare, formazione degli operatori e applicazione delle normative sul territorio.

Conclusioni: utilità e buone pratiche

AirSense rappresenta un passo avanti nella sicurezza del volo dei droni: offre informazioni preziose sugli aeromobili dotati di ADS-B Out ma non elimina la necessità di prudenza operativa. Per volare in sicurezza, attiva i sistemi disponibili, rispetta il geofencing e segui le procedure operative raccomandate dalle autorità aeronautiche.