Indice
- 1 Buttigieg: una no-fly list per passeggeri violenti “sul tavolo”
- 2 Perché si parla di una lista federale
- 3 Contesto: l’aumento degli episodi a bordo
- 4 Caso recente: aggressione su un volo e dirottamento
- 5 Cosa comporterebbe concretamente una no-fly list per passeggeri violenti
- 6 Quanto già fanno le compagnie aeree
- 7 Implicazioni legali e di sicurezza
- 8 Consigli pratici per passeggeri ed equipaggi
- 9 Conclusione
Buttigieg: una no-fly list per passeggeri violenti “sul tavolo”
Il segretario ai trasporti Pete Buttigieg ha dichiarato alla CNN che l’opzione di creare una no-fly list federale per i passeggeri violenti deve essere valutata. La proposta arriva mentre negli Stati Uniti si registra un aumento di episodi di comportamento aggressivo e indisciplinato a bordo dei voli commerciali.
Perché si parla di una lista federale
Secondo Buttigieg, il governo deve prendere in considerazione strumenti più efficaci per proteggere equipaggi e passeggeri. “Non ci sono assolutamente scuse per questo tipo di trattamento degli equipaggi di volo in volo o di uno qualsiasi dei lavoratori essenziali”, ha detto, citando come esempi lavoratori come autisti di autobus e personale di bordo che svolgono funzioni essenziali per la mobilità delle persone.
Contesto: l’aumento degli episodi a bordo
Negli ultimi anni le compagnie aeree hanno segnalato casi più frequenti di insubordinazione, aggressioni verbali e fisiche, uso improprio di mascherine (in passato) o rifiuto di rispettare le norme di sicurezza. Le autorità federali e le compagnie stesse stanno valutando misure per scoraggiare questi comportamenti e garantire voli più sicuri.
Perché una misura federale sarebbe diversa
Molte compagnie aeree già tengono elenchi interni di passeggeri vietati, ma una no-fly list federale potrebbe uniformare i criteri di esclusione e permettere che soggetti pericolosi siano segnalati e proibiti su tutte le tratte, non solo su quella di una singola compagnia.
Caso recente: aggressione su un volo e dirottamento
Un episodio recente ha messo in evidenza la gravità del problema. Un volo diretto dall’aeroporto JFK verso l’aeroporto John Wayne, in California, è stato deviato su Denver dopo che un assistente di volo è stato aggredito a bordo. La vittima ha riportato fratture al naso e ad ossa facciali dopo essere stata colpita due volte da un passeggero che, secondo la ricostruzione, avrebbe urtato accidentalmente il carrello del servizio.
Reazioni della compagnia
American Airlines ha dichiarato che l’individuo coinvolto non potrà più volare con la compagnia e ha aggiunto che non si riterranno soddisfatti fino a quando non ci sarà l’azione penale appropriata. “Questo comportamento deve finire e l’applicazione aggressiva e il perseguimento della legge sono il miglior deterrente”, ha affermato la compagnia in una nota.
Cosa comporterebbe concretamente una no-fly list per passeggeri violenti
Una lista federale dedicata a comportamenti violenti a bordo potrebbe prevedere:
- criteri chiari per l’inserimento (aggressioni fisiche, minacce gravi, atti che compromettono la sicurezza di volo);
- procedura di segnalazione e verifica dei fatti;
- divieto di volare su tutte le compagnie statunitensi per un periodo definito o permanente;
- meccanismi di appello per il passeggero segnalato.
Limiti e punti da considerare
Occorre bilanciare la necessità di sicurezza con garanzie procedurali: chi decide l’inserimento, quale evidenza è richiesta e come vengono gestiti errori o abusi della lista. Inoltre, va coordinata l’azione con le autorità giudiziarie per assicurare che i casi gravi siano perseguiti penalmente.
Quanto già fanno le compagnie aeree
Le principali compagnie mantengono registri di passeggeri vietati e collaborano con le autorità aeroportuali e federali per segnalare comportamenti criminali. In molti casi, un passeggero ritenuto colpevole di aggressione viene inserito nelle liste interne e può essere bandito a tempo indeterminato dalla compagnia coinvolta.
Limitazioni delle liste private
Le liste aziendali non impediscono a una persona di volare con altre compagnie, per questo alcuni funzionari e operatori del settore ritengono utile valutare un approccio federale coordinato.
Implicazioni legali e di sicurezza
Gli episodi di violenza a bordo possono sfociare in accuse penali come aggressione, ostruzione dell’equipaggio e altri reati che variano a seconda della gravità e della giurisdizione. Un uso più deciso dell’applicazione della legge è considerato da molti come uno strumento deterrente fondamentale.
Consigli pratici per passeggeri ed equipaggi
Per ridurre il rischio di escalation e tutelare sé stessi:
- se assisti a un’aggressione, segnala immediatamente l’evento all’equipaggio e alle autorità aeroportuali;
- se sei testimone, conserva eventuali registrazioni video o audio e lascia i dettagli di contatto per eventuali indagini;
- l’equipaggio dovrebbe seguire procedure di sicurezza e documentare accuratamente l’incidente;
- chi subisce aggressioni dovrebbe sporgere denuncia formale: la segnalazione alle autorità è spesso necessaria per avviare procedimenti penali e provvedimenti amministrativi;
- se viaggi, mantieni la calma e, quando possibile, evita conflitti che possano degenerare.
Conclusione
La proposta di valutare una no-fly list federale per passeggeri violenti rilancia il dibattito su come proteggere la sicurezza dei voli e dei lavoratori del trasporto aereo. Mentre le compagnie aeree già adottano misure interne, una soluzione coordinata a livello nazionale potrebbe offrire strumenti più efficaci per prevenire e punire comportamenti pericolosi a bordo.
