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La Turchia vola su un drone da combattimento

Kizilelma: il nuovo drone da combattimento turco effettua il primo volo

La società turca Baykar ha portato a termine il primo volo del suo nuovo drone da combattimento senza equipaggio, il Kizilelma. Il velivolo è stato presentato come un elemento potenzialmente in grado di trasformare la proiezione della forza aerea. Secondo l’azienda, il primo decollo segna il coronamento di un progetto durato vent’anni: «Il nostro sogno ventennale nella nostra avventura nazionale sui droni è diventato realtà oggi», ha dichiarato Selçuk Bayraktar, responsabile tecnico di Baykar.

Caratteristiche principali del Kizilelma

Dimensioni e confronto con un caccia tradizionale

Il Kizilelma è grande quanto un F-16, con una lunghezza superiore a 48 piedi (oltre 14,6 metri), ma risulta circa 6.000 libbre (≈2.720 kg) più leggero rispetto al caccia a turbina comparabile. Questa combinazione di dimensioni e riduzione di peso mira a offrire prestazioni simili a quelle di un velivolo pilotato, senza il limite umano a bordo.

Capacità operative: aria-aria, aria-terra e operazioni navali

Il drone è progettato per svolgere missioni aria-terra e aria-aria, ampliando le possibilità tattiche rispetto ai classici UAV da supporto o da ricognizione. Inoltre, Baykar ha dichiarato la capacità di effettuare operazioni da portaerei o navi d’assalto: sono in corso prove in mare su una nave d’assalto anfibia per verificarne l’integrazione e l’operatività navale.

Design, propulsione e stealth

Il Kizilelma adotta un design canard e utilizza un motore turbofan Ivchenko-Progress, sviluppato in Ucraina. Il progetto incorpora caratteristiche stealth per ridurre la firma radar e sembra orientato a missioni a corto raggio con rapido schieramento e recupero.

Carico bellico e autonomia d’impiego

Secondo le specifiche fornite, il drone può trasportare fino a 3.400 libbre di armamenti (circa 1.540 kg). Questo carico consente l’impiego di missili aria-aria, bombe guidate e altri payload militari standard, aumentando la versatilità operativa della piattaforma.

Implicazioni strategiche e militari

Per la forza aerea turca

L’introduzione del Kizilelma potrebbe ampliare le capacità di proiezione aerea della Turchia, consentendo missioni complesse senza mettere a rischio piloti e riducendo costi operativi a lungo termine. La capacità di operare da navi rende possibile la proiezione di potenza anche in aree marittime e littorali.

Per l’equilibrio regionale e i mercati dell’export

Un UCAV (uncrewed combat aerial vehicle) con capacità aria-aria può alterare l’equilibrio strategico regionale, specialmente in aree con presenza limitata di portaerei e basi aeree avanzate. Se Baykar aprirà l’export, il Kizilelma potrebbe diventare interessante per paesi in cerca di piattaforme avanzate senza i costi e le limitazioni degli aerei con pilota.

Cosa seguire nei prossimi mesi

  • Risultati delle prove in mare e integrazione con navi anfibie o portaerei leggere.
  • Test di armamento effettivo e validazione delle capacità aria-aria.
  • Valutazioni indipendenti sull’efficacia stealth e sui sensori imbarcati.
  • Autonomia di volo, sistemi di controllo remoto e resilienza alle contromisure elettroniche.
  • Eventuali accordi di esportazione o partnership internazionali per la produzione.

Consigli pratici per analisti, giornalisti e appassionati

Monitorare fonti attendibili

Per rimanere aggiornati su sviluppo e capacità del Kizilelma, consultare comunicati ufficiali di Baykar, analisi di think tank di difesa e pubblicazioni specializzate. Evitare di basarsi solo su immagini o post non verificati sui social media.

Confronti utili

Per capire il valore operativo del drone, confrontarlo con piattaforme simili (UCAV nazionali o internazionali) e con caccia leggeri come l’F-16 in termini di mission profile, carico d’armi, autonomia e costi operativi.

Analisi pratica per decision maker

Chi lavora in politiche di difesa o acquisti dovrebbe valutare non solo le prestazioni tecniche, ma anche la catena di fornitura, la manutenzione, il supporto logistico e le implicazioni normative ed etiche legate all’impiego di droni armati.

Conclusione

Il primo volo del Kizilelma rappresenta un passo significativo per l’industria aerospaziale turca e per l’evoluzione dei droni da combattimento. Nei prossimi mesi saranno decisivi i test operativi e la verifica delle capacità dichiarate: ciò determinerà se la piattaforma potrà davvero ridefinire la proiezione di potenza aerea e navale della Turchia.