Indice
- 1 La NASA completa il test a fuoco caldo del core stage SLS
- 2 Dettagli tecnici del test a fuoco caldo
- 3 Posizione nella campagna Green Run
- 4 Impatto sul programma Artemis e obiettivi NASA
- 5 Prossimi passi: ristrutturazione, trasporto e integrazione
- 6 Perché questo test è importante
- 7 Materiale multimediale e risorse
La NASA completa il test a fuoco caldo del core stage SLS
Giovedì la NASA ha portato a termine con successo il secondo test a fuoco caldo (hot fire) dello stadio centrale del razzo Space Launch System (SLS) presso lo Stennis Space Center di Bay St. Louis, Mississippi. I quattro motori RS-25 prodotti da Aerojet Rocketdyne hanno funzionato per 8 minuti e 19 secondi, simulando una sequenza di condizioni operative tipiche di un lancio.
Dettagli tecnici del test a fuoco caldo
Durata e condizioni operative
La prova è durata 8 minuti e 19 secondi e ha coinvolto l’accensione simultanea dei quattro motori principali. Il test ha riprodotto diverse fasi di funzionamento previste per il decollo, verificando la performance dei sistemi propulsivi e le risposte strutturali dello stadio centrale.
Motori RS-25 e componenti coinvolti
I motori impiegati sono gli Aerojet Rocketdyne RS-25, eredi dei propulsori usati nello Space Shuttle, adattati per l’SLS. Il core stage è stato realizzato da Boeing e integra serbatoi, tubazioni e sistemi di controllo critici per il volo.
Posizione nella campagna Green Run
Fase finale di una serie di test
Questo hot fire rappresenta l’ultimo passo della campagna di test Green Run in otto parti progettata per validare l’intero core stage prima della spedizione verso il sito di lancio. La campagna includeuna serie di prove a terra su sistemi elettrici, idraulici e propulsivi.
Contesto: il test precedente
Il primo test a fuoco caldo, eseguito a gennaio, era stato interrotto inaspettatamente: l’esito di questa seconda prova conferma invece il completamento degli obiettivi previsti in questa fase.
Impatto sul programma Artemis e obiettivi NASA
Ruolo dell’SLS e della navicella Orion
L’SLS, accoppiato con la navicella Orion, è progettato per essere la piattaforma di lancio principale per il programma Artemis. L’obiettivo a medio termine è riportare astronauti sulla superficie lunare, inclusa la prima donna e il prossimo uomo, in missioni previste nell’ambito di Artemis.
Dichiarazione ufficiale
Secondo Steve Jurczyk, amministratore ad interim della NASA: “L’SLS è un’incredibile impresa ingegneristica e l’unico razzo in grado di alimentare le missioni americane di prossima generazione che porteranno la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna. L’odierna prova a caldo del core stage per l’SLS rappresenta un’importante pietra miliare nell’obiettivo della NASA di riportare gli esseri umani sulla superficie lunare e oltre”.
Prossimi passi: ristrutturazione, trasporto e integrazione
Riparazioni e preparazione al trasporto
Dopo il test, il core stage verrà ristrutturato e sottoposto a controlli finali per garantire l’integrità dei sistemi prima della spedizione.
Trasferimento al Kennedy Space Center e assemblaggio
Il blocco centrale sarà quindi trasportato al Kennedy Space Center, Florida, dove verrà assemblato con gli altri elementi dell’SLS e integrato con la navicella Orion in vista delle prove a livello di lancio e delle future missioni.
Perché questo test è importante
- Convalida le prestazioni dei motori RS-25 e dei sistemi del core stage in condizioni simili al volo.
- Riduce i rischi tecnici prima dell’invio del veicolo al centro di lancio.
- Segna una pietra miliare nella tabella di marcia del programma Artemis.
Materiale multimediale e risorse
La NASA ha diffuso un video dell’evento che mostra l’accensione dei motori e le immagini del test. Video e aggiornamenti ufficiali sono disponibili sui canali web e social dell’agenzia.
