Indice
- 1 SN8: il prototipo SpaceX completa il volo ma esplode in fase di atterraggio
- 2 Dettagli del volo di prova
- 3 Che cosa è andato storto durante l’atterraggio
- 4 Analisi tecnica: cosa indicano i dati raccolti
- 5 Perché i test ad alta quota sono fondamentali
- 6 Cosa aspettarsi nelle prossime prove
- 7 Video e risorse
SN8: il prototipo SpaceX completa il volo ma esplode in fase di atterraggio
Il prototipo di astronave SN8 di SpaceX ha eseguito con successo un test di volo ad alta quota, completando le manovre previste prima di un atterraggio che però si è concluso con un’esplosione al momento del tocco della piattaforma. Il test è stato condotto negli impianti di SpaceX nella contea di Cameron, in Texas.
Dettagli del volo di prova
Durata e manovre effettuate
Il volo del prototipo è durato circa 6 minuti e 42 secondi, periodo nel quale il veicolo ha effettuato la salita, il pattugliamento in quota, la rotazione per la discesa e la gestione dei flap per controllare l’assetto aerodinamico in vista dell’atterraggio.
Luogo del test
La prova si è svolta presso la struttura di SpaceX a Boca Chica, nella contea di Cameron, Texas, luogo scelto per la serie di test ad alta quota dei prototipi Starship.
Che cosa è andato storto durante l’atterraggio
Secondo quanto riportato dalla stessa azienda e dal suo CEO su Twitter, la fase di salita e la successiva transizione ai serbatoi anteriori (header tanks) sono andate come previsto. Tuttavia, durante l’atterraggio la pressione in uno dei serbatoi del carburante è risultata più bassa del previsto, provocando una maggiore velocità di impatto e un’esplosione al contatto con la piattaforma.
Significato di RUD
SpaceX ha usato l’acronimo RUD, comunemente interpretato come “Rapid Unscheduled Disassembly”, ossia una disintegrazione non programmata. Si tratta di un termine spesso usato per descrivere esplosioni o eventi catastrofici durante test prototipali.
Analisi tecnica: cosa indicano i dati raccolti
Anche se l’esito finale è stato un’esplosione, i test ad alta quota sono pensati per ottenere informazioni specifiche sui sistemi di controllo, l’aerodinamica e la sequenza di accensione dei motori in fase di rientro. Gli ingegneri valutano i dati telemetrici per capire come ottimizzare:
- la pressurizzazione dei serbatoi e la gestione del carburante;
- la sincronizzazione delle accensioni motore durante la manovra di atterraggio;
- il funzionamento dei flap e delle superfici di controllo in condizioni reali di volo.
Questi test ripetuti consentono iterazioni rapide sul progetto e sul software di controllo del veicolo.
Perché i test ad alta quota sono fondamentali
I voli ad alta quota simulano le condizioni di rientro, dove la combinazione tra aerodinamica, termica e controllo propulsivo è complessa. Provare i prototipi in queste condizioni permette di verificare la resistenza strutturale, l’efficacia dei sistemi di controllo e la capacità di eseguire una sequenza di atterraggio controllata.
Esempi di obiettivi pratici
- confermare la stabilità durante l’assetto di rientro;
- testare la ridistribuzione del carburante per favorire l’accensione finale dei motori;
- validare sensori e algoritmi di navigazione in presenza di vibrazioni e sollecitazioni reali.
Cosa aspettarsi nelle prossime prove
Dopo un test con esito parzialmente positivo, è normale attendersi aggiustamenti progettuali e nuove verifiche. Tra le possibili correzioni figurano miglioramenti nella pressurizzazione dei serbatoi, modifiche alle sequenze d’accensione e aggiornamenti software per il controllo di assetto. SpaceX proseguirà con voli successivi per confermare le modifiche e raccogliere ulteriori dati.
Video e risorse
Il filmato ufficiale e le comunicazioni di SpaceX forniscono il materiale grezzo che permette a tecnici e appassionati di analizzare il comportamento del prototipo durante tutte le fasi del volo.
