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Solar Orbiter pronto per il lancio

Solar Orbiter pronto per il lancio

Il satellite Solar Orbiter, costruito da Airbus per l’Agenzia spaziale europea (ESA), è stato montato con successo su un razzo Atlas V 411 ed è pronto per il lancio da Cape Canaveral. La missione, pensata per studiare il Sole e la sua influenza sul Sistema Solare, partirà il 9 febbraio e aprirà una nuova fase di osservazioni ravvicinate del nostro astro.

Dettagli del lancio

Veicolo di lancio e sito

Solar Orbiter sarà imbarcato su un razzo Atlas V 411, una configurazione affidabile usata per missioni interplanetarie e satellitari. Il decollo è previsto dalla Base di Lancio di Cape Canaveral, in Florida, un sito storico per le missioni spaziali internazionali.

Tempistiche e preparativi

Il satellite è stato dichiarato pronto dopo le ultime operazioni di integrazione e controllo. Nei giorni precedenti al lancio il team ha eseguito test finali di compatibilità e procedure di verifica, concentrandosi su alimentazione, comunicazioni e separazione dal razzo.

Obiettivi scientifici della missione

Solar Orbiter ha l’obiettivo di comprendere come il Sole genera e regola la vasta bolla di plasma chiamata eliosfera, che avvolge il Sistema Solare e condiziona i pianeti al suo interno. Studiando processi come il vento solare, i campi magnetici e le emissioni energetiche, la missione aiuterà a migliorare la previsione del “meteo spaziale”.

Strumenti a bordo

Il veicolo trasporta dieci strumenti combinati per misure in situ e osservazioni da remoto. Tra le capacità principali:

  • Fotografia ad alta risoluzione del Sole e delle sue regioni attive
  • Spettrometria per analizzare la composizione e la temperatura dei gas solari
  • Rilevamento del plasma e del vento solare
  • Misura dei campi magnetici e delle onde elettromagnetiche
  • Rilevamento di particelle energetiche ad alta energia

Perché è importante

Comprendere i meccanismi che regolano il vento solare e le eruzioni coronali è fondamentale per proteggere infrastrutture terrestri e spaziali (satelliti, reti elettriche, comunicazioni) e per avanzare nella conoscenza dei fenomeni fondamentali di astrofisica solare.

Traiettoria e condizioni estreme

Solar Orbiter effettuerà avvicinamenti periodici al Sole: ogni circa cinque mesi si troverà a circa 42 milioni di chilometri dalla superficie solare (circa 26 milioni di miglia). In queste fasi la sonda sarà esposta a temperature superiori ai 500 °C, condizioni che richiedono soluzioni avanzate di schermatura termica e materiali resistenti.

Protezione termica e design

Per sopravvivere a tali temperature, la missione utilizza uno scudo termico e componenti progettati per dissipare calore e mantenere gli strumenti alla temperatura operativa. Queste tecnologie consentono osservazioni ravvicinate senza danneggiare gli strumenti scientifici sensibili.

Durata e prospettive della missione

La missione è pianificata per durare fino a dieci anni, un arco temporale che permetterà di osservare il Sole attraverso diverse condizioni della sua attività ciclica. Questo periodo prolungato offrirà opportunità per scoperte continue e per il monitoraggio a lungo termine del comportamento solare.

Impatto per Europa e comunità scientifica

Solar Orbiter è un progetto ESA realizzato da Airbus, che rafforza la leadership europea nelle missioni di osservazione solare. I dati raccolti saranno disponibili per ricercatori di tutto il mondo e apriranno nuove linee di studio su fisica del plasma, magnetosfera planetaria e previsione del meteo spaziale.

Come seguire il lancio

Per chi vuole assistere al decollo o seguire la missione in diretta, ecco alcune indicazioni pratiche:

  • Controllare i canali ufficiali ESA, Airbus e NASA per i link alla diretta streaming.
  • Verificare l’orario locale e impostare promemoria; le finestre di lancio possono variare per motivi tecnici o meteorologici.
  • Seguire gli aggiornamenti sui social media ufficiali per eventuali rinvii o conferme dell’avvenuto lancio.

Consigli per la visione

  • Collegarsi alcuni minuti prima dell’orario previsto per non perdere la sequenza di conteggio e separazione.
  • Se si vuole commentare o condividere, usare gli hashtag ufficiali indicati da ESA o Airbus per trovare aggiornamenti in tempo reale.
  • Per approfondimenti scientifici, consultare le pagine di divulgazione ESA che spiegano gli strumenti e gli obiettivi della missione.

Conclusione

Con il montaggio sul razzo completato e la data fissata, Solar Orbiter è pronto a iniziare una missione che promette di rivoluzionare la nostra comprensione del Sole. Nei prossimi anni i dati raccolti forniranno informazioni cruciali per la scienza solare e la protezione delle tecnologie terrestri e spaziali.