Skip to content Skip to footer

Il pilota transgender lotta per riavere i privilegi

Il pilota transgender lotta per riavere i privilegi di volo

Contesto della vicenda

Un pilota commerciale transgender in Sud Africa sta contestando la revoca della sua visita medica aeronautica dopo che l’Autorità per l’aviazione civile sudafricana (SACAA) ha ritirato l’idoneità senza fornire spiegazioni dettagliate. La controversia è emersa dopo dichiarazioni pubbliche della portavoce Marie Bray e la reazione del pilota, identificato come Smit.

Cosa è successo

Smit, che vola professionalmente su voli charter, cargo e per evacuazioni mediche dal 2015, ha iniziato la terapia ormonale con testosterone nel 2017 come parte della sua affermazione di genere. Per sei anni la terapia non avrebbe creato problemi sotto il profilo medico e operativo, ma nel gennaio 2023 la visita medica aerea gli è stata negata «sulla base della revisione completa delle prove mediche disponibili».

Secondo quanto comunicato dalle autorità, la decisione sarebbe legata a preoccupazioni sulla possibile «instabilità dell’umore» associata alla terapia ormonale. Smit però sostiene di prendere testosterone da anni senza ricadute cliniche e ritiene che la revoca sia motivata da pregiudizi transfobici.

Questioni chiave emerse dal caso

Confusione tra identità di genere e orientamento sessuale

La portavoce della SACAA è stata criticata per aver apparentemente confuso identità di genere e orientamento sessuale in comunicazioni con i media. L’identità di genere (chi una persona è) e l’orientamento sessuale (chi una persona ama) sono concetti distinti; mescolarli può portare a valutazioni mediche e regolatorie errate e discriminatorie.

Terapia ormonale e idoneità al volo

Le normative e le prassi internazionali sull’idoneità dei piloti in terapia ormonale variano: alcuni Paesi richiedono valutazioni mediche o psicologiche particolari per chi è in terapia da meno di 5 anni, mentre altri non pongono limiti specifici se la condizione è stabile. Nel caso di Smit, la terapia con testosterone è iniziata nel 2017, quindi supera quella soglia temporale citata da alcune giurisdizioni.

Valutazioni psicologiche e contestazioni

Smit ha sostenuto test psicologici a proprie spese e li ha superati con ottimi risultati, ma la SACAA avrebbe rilevato «incongruenze» senza specificare quali. L’assenza di trasparenza sulle ragioni del diniego complica il diritto di difesa e la possibilità di fornire evidenze mediche aggiuntive.

Possibili cause e implicazioni

Rischio di discriminazione transfobica

Secondo il pilota e osservatori del settore, la revoca potrebbe essere motivata da transfobia: una valutazione non basata su dati clinici ma su stereotipi può limitare ingiustamente le opportunità professionali di persone transgender.

Impatto sul settore dell’aviazione

Decisioni non trasparenti e incoerenti sulle visite mediche rischiano di creare insicurezza normativa e di esporre le autorità a ricorsi legali. Il caso solleva la necessità di linee guida chiare, basate su evidence-based medicine, per valutare la capacità di volo dei piloti in terapia ormonale.

Consigli pratici per piloti in terapia ormonale

Documentazione e second opinion

  • Mantenere una cartella clinica completa e aggiornata, con referti endocrinologici e psichiatrici.
  • Ottenere pareri medici specialistici (endocrinologo, psichiatra) che attestino stabilità clinica e assenza di controindicazioni al volo.
  • Se la visita viene negata, richiedere per iscritto le motivazioni dettagliate e le evidenze scientifiche su cui si basa la decisione.

Azioni legali e di advocacy

  • Valutare il ricorso amministrativo o legale con un avvocato esperto in diritto aeronautico e discriminazione sul lavoro.
  • Contattare sindacati, associazioni di piloti o organizzazioni per i diritti LGBTQ+ per ottenere supporto e visibilità.
  • Considerare la pubblicazione di documentazione e la richiesta di intervento di organismi internazionali se la situazione lo giustifica.

Comunicazione e gestione della carriera

Gestire con attenzione la comunicazione pubblica della vicenda per tutelare la privacy e la reputazione professionale. Cercare opportunità di lavoro alternative a breve termine se la sospensione dei privilegi perdura.

Raccomandazioni per le autorità aeronautiche

Trasparenza e criteri basati su evidenze

Le autorità dovrebbero pubblicare criteri chiari e trasparenti per la valutazione dell’idoneità dei piloti in terapia ormonale, distinguendo correttamente fra aspetti medici e questioni identitarie. Le decisioni devono essere basate su studi clinici, linee guida internazionali e pareri specialistici documentati.

Formazione e sensibilizzazione

Formare il personale medico e comunicativo sulle differenze tra identità di genere e orientamento sessuale e sui protocolli di gestione delle persone transgender per ridurre il rischio di discriminazione involontaria.

Conclusione

Il caso del pilota sudafricano mette in luce problemi concreti: mancanza di trasparenza, possibile discriminazione e necessità di criteri medici coerenti per i professionisti dell’aviazione transgender. Per Smit la battaglia non è solo personale ma si configura come un tentativo di stabilire precedenti che tutelino altri piloti nella stessa situazione. Per chi si trova in una circostanza analoga, la strada più efficace è raccogliere evidenze mediche solide, cercare supporto legale e sindacale e richiedere motivazioni formali alle autorità competenti.