Skip to content Skip to footer

Da che parte è in alto?

Introduzione: Da che parte è in alto?

La domanda “da che parte è in alto?” è al centro della navigazione: come definiamo il nord e come questo influisce su rotte, procedure e sicurezza in volo. Anche se il GPS ha cambiato molte cose, la variazione magnetica — la differenza tra nord vero e nord magnetico — resta una variabile cruciale. Negli ultimi decenni il comportamento del campo magnetico terrestre è cambiato più rapidamente del previsto, con impatti concreti sui sistemi di navigazione e sui costi operativi.

Il campo geomagnetico terrestre: concetti essenziali

Come funziona il campo magnetico

Il campo geomagnetico può essere idealizzato come una grande barra magnetica interna inclinata rispetto all’asse terrestre: il polo nord magnetico non coincide con il polo nord geografico. Questa inclinazione varia nel tempo e provoca lo spostamento dei poli magnetici sulla superficie terrestre.

Inversioni e fluttuazioni nel passato

Le evidenze geologiche mostrano che circa 42.000 anni fa ci fu un forte cambiamento di inclinazione e intensità del campo che portò a uno scambio relativo dei poli per alcuni secoli. Periodi così estremi sono rari, ma testimoniano quanto il campo possa evolvere su scale temporali diverse.

Cosa è cambiato di recente nel campo magnetico

Velocità di spostamento del polo nord magnetico

Per la maggior parte del periodo dal 1832, il polo nord magnetico si spostava di circa 15 km/anno; dalla metà degli anni ’90 la velocità è aumentata fino a circa 55 km/anno. Questo accelera i cambiamenti di declinazione magnetica locali e regionali.

Calo dell’intensità del campo

Secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’intensità media globale del campo magnetico è diminuita di quasi il 9% negli ultimi 200 anni. In alcune aree, come l’Anomalia dell’Atlantico meridionale, la diminuzione è ancora più marcata.

Impatto della variazione magnetica sulla navigazione aerea

Perché la variazione magnetica conta nei sistemi moderni

I navigatori elettronici calcolano rotte in latitudine/longitudine e nord vero, ma devono convertire queste rotte in riferimenti magnetici per interagire con navaid tradizionali (VOR, radiali) e per visualizzare prua magnetica. Per questa conversione si usa un modello della variazione magnetica.

Il World Magnetic Model (WMM)

Il WMM, prodotto congiuntamente da USA, UK e NATO e distribuito dalla NOAA, è il modello più diffuso per la declinazione magnetica. Viene aggiornato ogni cinque anni, ma eventi imprevisti (es. cambi velocizzati del polo) possono richiedere update non pianificati (come avvenuto dopo il rilascio del WMM 2015).

VOR, declinazione e tolleranze

Quando un VOR viene installato, i suoi radiali vengono sfasati per allinearsi al nord magnetico; questa differenza è registrata come declinazione della stazione. Nel tempo la variazione locale può cambiare, ma il riallineamento del VOR non avviene sino al superamento di una soglia (prima 3°, ora la FAA usa 5° come criterio; il Canada usa 2°).

Nel 2016, 568 VOR negli USA avevano superato i 3° e 172 avevano oltrepassato i 5° di differenza rispetto all’allineamento originale.

Errori nei sistemi RNAV/FMS

I sistemi RNAV che utilizzano Rho/Theta (DME/VOR) devono avere la declinazione reale della stazione nel database per calcolare correttamente la posizione. Usare il valore WMM al posto della declinazione di allineamento effettiva può generare errori di posizione significativi. Ad esempio, una discrepanza di 3° produce un errore di oltre 3 NM (≈5,6 km) a 60 NM dalla stazione.

Conseguenze operative e costi

  • Rischio di rotte calcolate che non corrispondono alle rotte pubblicate.
  • Allarmi e bollettini dei produttori di avionica e direttive di aeronavigabilità per WMM obsoleti.
  • Costi di riallineamento VOR, verifica FAA e aggiornamento delle procedure e dei database.
  • Necessità di rinumerare piste quando la declinazione cambia la direzione magnetica delle piste oltre la soglia di arrotondamento.

Esempi pratici e numeri utili

Per comprendere l’impatto: il WMM si basa su una data base e normalmente è valido per cinque anni, ma alcuni sistemi lo considerano valido fino a 15 anni dalla data base. Se il modello non segue i rapidi spostamenti del polo, magazine di procedure e database possono diventare incoerenti, causando ricadute a livello operativo e di sicurezza.

Inoltre, per le procedure SID/STAR basate su Course-to-Fix (CF), errori di Mag/Var possono tradursi in deviazioni rilevanti dalla traiettoria attesa, specialmente in Europa, Nord America e Sud America occidentale — aree indicate come soggette ai maggiori errori.

Soluzioni e buone pratiche

Uso del nord vero quando possibile

Una soluzione a lungo termine è riferire rotte e navaid al nord vero anziché al nord magnetico: molti aerei di linea e business jet usano già navigatori inerziali che calcolano tutto rispetto al nord vero e convertono in magnetico solo dove necessario. Alcuni aeromobili visualizzano la bussola in nord vero — funzione utile soprattutto per rotte polari.

Aggiornamenti avionica e database

  • Verificare quale modello magnetico è incorporato nel proprio sistema avionico e con quale frequenza viene aggiornato.
  • Aggiornare regolarmente i database di navigazione e il firmware dell’avionica; consultare bollettini dei produttori per raccomandazioni specifiche.
  • Controllare che l’FMS usi la declinazione memorizzata per ogni stazione quando esegue calcoli Rho/Theta.

Gestione delle infrastrutture di terra

Il riallineamento di una stazione VOR è semplice tecnicamente, ma richiede verifiche di volo e aggiornamenti di tutte le procedure dipendenti. Per questo motivo gli enti regolatori possono posticipare riallineamenti e preferire adeguare le tolleranze o pianificare la dismissione dei VOR meno critici (programma MON).

Cosa possono fare piloti, operatori e manager

  • Controllare gli avvisi del produttore dell’avionica e le direttive di aeronavigabilità relative al WMM.
  • Verificare che il database di navigazione contenga la declinazione di allineamento effettiva delle stazioni VOR previste nelle rotte o procedure.
  • Formare equipaggi e personale operativo sulle implicazioni della variazione magnetica, specialmente per procedure SID/STAR basate su CF.
  • Monitorare NOTAM, AIP e aggiornamenti di aerodromo riguardanti rinumerazione piste o cambi di declinazione.
  • Valutare, per flotte nuove, l’adozione di sistemi che lavorano nativamente su nord vero e riducono la dipendenza dal modello magnetico.

Variante significativa: il legame con il clima?

Alcuni ricercatori, soprattutto in Europa, esplorano se le variazioni dell’inclinazione e dell’intensità del campo geomagnetico possano avere effetti sul clima terrestre. La teoria è dibattuta: esistono studi che suggeriscono possibili connessioni, ma la comunità scientifica non ha un consenso. In ogni caso, la ricerca continua e include sia sostenitori dell’ipotesi geomagnetica che critici che sottolineano il ruolo dominante dei gas serra antropici.

Conclusione

Lo spostamento accelerato del polo nord magnetico e la diminuzione dell’intensità del campo magnetico hanno effetti concreti sulla navigazione aerea: dalla necessità di aggiornare modelli e database, al riallineamento dei VOR, fino alla possibile rinumerazione delle piste. Piloti, operatori e gestori devono controllare regolarmente lo stato del WMM nei loro sistemi, aggiornare database e seguire le raccomandazioni dei produttori per mantenere procedure e performance di navigazione affidabili. Nel lungo termine, una migrazione verso riferimenti al nord vero potrebbe ridurre molti di questi problemi, ma richiederà tempo e adeguamenti della flotta legacy.