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Il recupero dell'escursione va storto ad Aspen

Il recupero dell’escursione va storto ad Aspen

Cosa è successo sulla pista di Aspen

Il 2 aprile un Falcon 900 è uscito di pista all’aeroporto di Aspen‑Pitkin. L’aereo, partito da Boca Raton e di proprietà della JDR Management, non ha riportato feriti, ma è rimasto impantanato su un tratto di terreno morbido a lato della pista 15/33. Nel tentativo di liberarlo, chi si è occupato del recupero ha agganciato una fune al muso e ha utilizzato un grande spazzaneve per trainarlo: i ripetuti sforzi hanno però causato la rottura della parte anteriore dell’aereo, con il radome che si è staccato.

Dettagli dell’aeromobile e del contesto operativo

Il velivolo coinvolto è un tri‑jet Falcon 900 con circa 12 posti, tipico dei voli business di breve e medio raggio. L’uscita di pista è avvenuta durante un intenso pomeriggio domenicale, momento in cui l’aeroporto era molto trafficato: la successiva chiusura temporanea della pista ha provocato ritardi e cancellazioni per diversi voli commerciali e privati, creando disagi ai passeggeri rientranti dopo il weekend in montagna.

Conseguenze immediate

  • Danneggiamento strutturale del muso del velivolo (radome e sottostrutture).
  • Chiusura temporanea della pista 15/33 con impatto su voli programmati.
  • Necessità di un intervento di recupero più complesso e costoso rispetto al previsto.

Perché il recupero è andato storto: errori comuni

Dal caso emergono diversi errori frequenti nelle operazioni di recupero su superfici morbide:

  • Uso di attrezzature non specifiche (es. spazzaneve) e traino con fune direttamente sul radome, che non è progettato per assorbire carichi di traino.
  • Scarsa valutazione delle condizioni del terreno e del punto di applicazione della forza, con conseguente trasmissione di sollecitazioni concentrate alla struttura anteriore.
  • Mancata consultazione della manualistica del costruttore o degli esperti di struttura aeronautica prima dell’operazione.

Come andrebbe gestito un recupero in sicurezza: procedure consigliate

Un’operazione di recupero corretta richiede pianificazione, personale qualificato e attrezzature adeguate. Ecco i passaggi fondamentali:

  • Isolare l’area e coordinarsi con autorità aeroportuali e controllo del traffico aereo per limitare le chiusure al minimo.
  • Valutare lo stato dell’aeromobile e del terreno: foto, rilievi e controllo dei danni visibili prima di qualsiasi manovra.
  • Consultare il manuale di manutenzione del costruttore per i punti di traino e sollevamento approvati.
  • Utilizzare attrezzature certificate: verricelli, veicoli di recupero con capacità adeguata, airbags per sollevamento, cavalletti e martinetti idraulici specifici per aeromobili.
  • Far intervenire un ingegnere strutturale o tecnici autorizzati in caso di danni sospetti prima di muovere l’aeromobile.
  • Rimuovere carburante se necessario per ridurre il peso e minimizzare rischi ambientali; adottare misure di contenimento in caso di fuoriuscite.
  • Documentare tutte le operazioni per fini assicurativi e per eventuali indagini successive.

Consigli pratici per proprietari e operatori di jet privati

  • Includere nel contratto di gestione clausole che prevendano interventi di recupero con operatori qualificati e coperture assicurative adeguate.
  • Formare il personale di terra e i piloti su procedure di uscita di pista e sulle migliori pratiche in caso di emergenza.
  • Mantenere aggiornati i contatti con squadre di recupero e fornitori locali specializzati in operazioni aeroportuali di nicchia.
  • Verificare periodicamente le condizioni dei punti di traino e della documentazione tecnica dell’aeromobile.

Cosa impariamo dall’incidente di Aspen

Questo evento sottolinea che un’uscita di pista, anche senza feriti, può trasformarsi rapidamente in un incidente più grave se il recupero non è eseguito correttamente. L’uso di attrezzature inadeguate e l’ignoranza dei punti di sollevamento approvati possono provocare danni strutturali costosi e prolungare le interruzioni operative dell’aeroporto. Pianificazione, competenza tecnica e rispetto delle procedure del costruttore sono elementi essenziali per limitare i danni e riportare l’aeromobile in sicurezza.