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La Russia si ritirerà dalla Stazione Spaziale Internazionale

La Russia si ritirerà dalla Stazione Spaziale Internazionale

Annuncio ufficiale e motivazioni

Roscosmos ha dichiarato che la Russia lascerà la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dopo il 2024. Secondo il nuovo direttore Yury Borisov, la decisione è dovuta all’aumento dei costi, all’invecchiamento delle infrastrutture e alle tensioni geopolitiche e economiche legate alle sanzioni internazionali.

Le parole di Roscosmos

Pur confermando l’intenzione di rispettare gli obblighi contrattuali fino alla data stabilita, Roscosmos ha reso noto che preferirà concentrare le risorse sulla realizzazione di una propria stazione orbitale nazionale. La posizione è in continuità con discussioni interne già emerse a partire dal 2021.

Contesto geopolitico ed economico

Il ritiro della Russia dalla ISS va inserito in un quadro più ampio: le sanzioni, le tensioni per la guerra in Ucraina e le ricadute economiche hanno influenzato le scelte di bilancio e le priorità tecnologiche di Mosca. Varie dichiarazioni precedenti avevano già indicato che la prosecuzione della collaborazione spaziale oltre il 2024 avrebbe potuto dipendere dall’evoluzione delle relazioni internazionali.

Cronologia e impegni attuali sulla ISS

La stazione è il risultato di una cooperazione internazionale che dura da decenni: il primo modulo è stato lanciato dalla Russia nel 1998 e, da allora, partner di 15 paesi hanno aggiunto moduli e infrastrutture. La NASA ha ribadito l’intenzione di mantenere la ISS operativa almeno fino al 2030, ma la partenza della Russia introduce incertezze operative e logistiche.

Situazione dell’equipaggio e operazioni in orbita

La ISS ospita equipaggi internazionali in rotazione continua. Di recente alcuni nuovi astronauti — tra cui membri statunitensi e un italiano — sono giunti alla stazione, unendosi ai team già presenti. Il ritiro di Roscosmos solleverà questioni pratiche su trasporto, supporto logistico, rifornimenti e utilizzo di specifici moduli realizzati in Russia.

Impatto operativo e tecnico sulla ISS

  • Dipendenza dai moduli russi per attracchi e propulsione: alcune funzioni chiave della stazione sono integrate con sistemi russi, il cui abbandono richiederà soluzioni alternative o modifiche strutturali.
  • Rischi per la pianificazione scientifica: esperimenti e missioni congiunte potrebbero subire ritardi o ridimensionamenti in funzione della nuova distribuzione delle capacità.
  • Necessità di nuovi accordi: partner come NASA, ESA, JAXA e altri dovranno ridefinire responsabilità e finanziamenti per garantire la continuità operativa.

Il progetto di una stazione orbitale russa

Roscosmos ha annunciato l’intenzione di sviluppare una propria stazione orbitale nazionale. Questo progetto punta a mantenere autonomia strategica e scientifica, ma richiederà anni di lavoro, investimenti consistenti e test tecnici prima di raggiungere operatività comparabile a quella della ISS.

Scenari possibili per la cooperazione spaziale

  • Cooperazione ristretta: la Russia si concentra sulla stazione nazionale ma continua progetti con partner selezionati.
  • Separazione completa: la fine della presenza russa sulla ISS porta a nuovi consorzi guidati da USA, Europa e privati per mantenere la ricerca in orbita.
  • Rinegoziazione degli accordi: possibili nuovi protocolli per garantire sicurezza, attracchi e servizi di supporto tra partner rimanenti.

Cosa cambia per la comunità scientifica e per il pubblico

Per i ricercatori, il ritiro russo significa ripianificare esperimenti che dipendono da specifiche infrastrutture o lanci. Per il pubblico e gli appassionati di spazio, le missioni di routine e gli eventi di lancio potrebbero subire variazioni, ma la ricerca in microgravità continuerà attraverso nuove collaborazioni e piattaforme commerciali emergenti.

Consigli pratici per restare aggiornati

  • Segui i canali ufficiali: Roscosmos, NASA, ESA e agenzie nazionali pubblicano comunicati e timeline aggiornate.
  • Sottoscrivi newsletter e feed di notizie scientifiche per ricevere aggiornamenti su missioni e decisioni ufficiali.
  • Partecipa a eventi e webinar: molte agenzie e istituti organizzano webinar informativi quando cambiano programmi o sorgono nuove opportunità di collaborazione.

Conclusione: incognite e opportunità

Il possibile ritiro della Russia dalla Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024 introduce incertezza ma apre anche scenari nuovi: una maggiore leadership di altri partner, lo sviluppo di stazioni nazionali e un’accelerazione di soluzioni commerciali in orbita. Nei prossimi mesi saranno cruciali i negoziati tra agenzie e la definizione di piani tecnici per garantire la sicurezza e la continuità delle operazioni spaziali.