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Thales UAS 100 completa il primo volo

Thales UAS 100 completa il primo volo

Thales ha portato a termine con successo il primo volo di un prototipo in scala del suo UAS 100, un sistema aereo senza pilota a lungo raggio progettato per applicazioni civili, governative e militari. Il velivolo, in configurazione ibrido-elettrica nella versione finale, punta a offrire oltre 100 km di autonomia e a trasportare fino a 10 kg di carico utile, integrando sistemi di navigazione resistenti agli inceppamenti e conformità alle normative europee SC-LUAS.

Caratteristiche tecniche principali dell’UAS 100

Autonomia e propulsione

La versione definitiva dell’UAS 100 è studiata per superare i 100 km (circa 54 NM) di autonomia grazie a una propulsione ibrido-elettrica che bilancia efficienza energetica e capacità di missione prolungata.

Carico utile e modularità

Il drone è concepito per trasportare fino a 10 kg di payload (circa 22 libbre), permettendo l’installazione di sensori ottici, termici, LiDAR o pacchetti per comunicazioni e rilevamento. La modularità agevola l’adattamento a missioni differenti senza riprogettare l’aeromobile.

Sistemi di navigazione resilienti

Un punto di forza annunciato è il sistema di navigazione “resistente agli inceppamenti” (anti-jam), fondamentale per operazioni in ambienti con interferenze elettroniche o in scenari ad alto rischio di disturbo del segnale GNSS.

Conformità alle nuove regole SC-LUAS

Il progetto è stato pensato per rispondere ai requisiti della normativa europea SC-LUAS (Small & Critical Long-Range UAS), facilitando l’integrazione nei corridoi operativi civili e riducendo gli ostacoli alla commercializzazione su scala UE.

Ambiti di impiego e casi d’uso

L’UAS 100 è destinato a missioni eterogenee grazie alle sue caratteristiche di autonomia e payload:

  • Ispezione delle infrastrutture (ponti, linee elettriche, oleodotti): voli di lunga percorrenza con sensori ad alta risoluzione.
  • Sorveglianza costiera e controllo delle frontiere: pattugliamentI estesi e raccolta dati in tempo reale.
  • Sicurezza eventi e monitoraggio pubblico: copertura di aree vaste senza necessità di continui rifornimenti.
  • Ricerca e soccorso: estensione dell’area di ricerca e collegamento con asset di soccorso a terra o via mare.
  • Operazioni militari: ricognizione, sorveglianza e supporto tattico in scenari con necessità di navigazione resistente.

Sviluppo, partner e supporto istituzionale

Collaborazioni industriali

Lo sviluppo dell’UAS 100 è frutto di una collaborazione tra Thales, il costruttore aeronautico Issoire Aviation e Hionos, specialista in soluzioni di pilota automatico per droni. Questa sinergia combina know‑how aerostrutturale, avionica e controllo autonomo.

Sostegno della difesa francese

Lo sviluppo è stato sostenuto anche dall’Agenzia per l’innovazione della difesa delle forze armate francesi (DIA), evidenziando l’interesse istituzionale verso piattaforme UAS avanzate per applicazioni di sicurezza nazionale e cooperazione civile-militare.

Impatto sul mercato europeo dei droni

L’UAS 100 rappresenta un passo verso piattaforme UAS a lungo raggio certificate per operazioni civili e militari in Europa. La conformità alle norme SC-LUAS può accelerare l’adozione da parte di operatori pubblici e privati, creando opportunità per servizi di monitoraggio ambientale, infrastrutturale e di sicurezza.

Consigli pratici per operatori e integratori

  • Valuta la compatibilità del payload: scegliere sensori ottimizzati per il peso e l’autonomia specifici dell’UAS 100.
  • Pianifica la gestione delle interferenze GNSS: integrare sistemi di navigazione ridondanti e procedure operative anti-jam.
  • Formazione e certificazioni: preparare team con competenze in volo BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight) e conformità SC-LUAS.
  • Manutenzione e logistica: prevedere piani di manutenzione preventiva e punti di supporto per operazioni estese.

Tempistiche e prossimi sviluppi

Thales aveva indicato l’obiettivo di ottenere la certificazione dell’UAS 100 entro il 2023; il primo volo del prototipo in scala rappresenta una tappa chiave verso le prove in volo estese, la validazione dei sistemi anti-jam e la progressiva certificazione. I prossimi passi includono test operativi, iter di certificazione e preparazione alla produzione su scala commerciale.

Conclusione

Il primo volo dell’UAS 100 segna un avanzamento significativo nel settore dei droni a lungo raggio: unisce autonomia estesa, capacità di carico utile e sistemi di navigazione resilienti, rendendolo adatto a molteplici applicazioni in ambito civile e militare. Per operatori e integratori, rappresenta un’opportunità per sviluppare nuovi servizi basati su voli BVLOS conformi alle normative europee.