Il vicepresidente Mike Pence ha ribaltato il programma autoimposto della NASA per il 2028 per un ritorno sulla luna martedì, quando ha ordinato alla NASA di portare a termine il compito entro i prossimi cinque anni. “In realtà ci viene detto che il primo che possiamo fare per tornare sulla luna è 18 anni dopo l'avvio dello Space Launch System (SLS) e undici anni dopo che il presidente degli Stati Uniti ha ordinato alla NASA di riportare gli astronauti americani sulla luna. Non è abbastanza buono ", ha detto Pence.
L'SLS sarà il più grande razzo che la NASA abbia mai creato ed è progettato per viaggi nello spazio profondo verso Marte e oltre. Sono anni in ritardo e oltre il budget. Pence ha lanciato l'invito all'azione per uno sbarco sulla luna nel 2024 a Huntsville, in Alabama, conclave del National Space Council, e segue la direttiva sulla politica spaziale n. 1 del presidente Donald Trump emessa nel dicembre del 2017.
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Pence ha citato le frustrazioni per i ritardi SLS e ha dichiarato la volontà di rivolgersi a iniziative del settore privato per schierare un razzo adatto se l'SLS di Boeing non è pronto.
L'interesse per un ritorno sulla luna è stato ravvivato a gennaio quando la Cina ha fatto atterrare con successo il suo rover Chang'e 4 sul lato più lontano della luna, un'impresa di competenza tecnica che sembra aver ravvivato l'interesse nell'accelerare un ritorno americano sulla superficie lunare.
Gli esperti di politica spaziale definiscono il piano Pence ambizioso e costoso. Secondo John Logsdon, un esperto di politica spaziale della George Washington University: “Il sostegno presidenziale è un ingrediente necessario per questo sforzo. Vedremo se sarà sufficiente. Il Congresso è un partner alla pari nel prendere queste decisioni”.
