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Atterraggio roccioso

Atterraggio roccioso a Pearson: cronaca dell’evento

Un volo Air Canada proveniente da Tokyo ha vissuto un atterraggio turbolento all’aeroporto Pearson di Toronto. Il Boeing 777, impegnato sulla fase finale, ha affrontato forti raffiche di vento al traverso (indicate come 17 nodi con raffiche a 26), e sembra aver subito un improvviso wind shear che ha fatto abbassare bruscamente l’ala sopravvento. Il carrello principale destro ha toccato la pista con grande energia e, dopo un breve rollio verso sinistra, l’equipaggio ha riportato l’aeromobile in assetto e completato la corsa sulla pista.

Dettagli tecnici: vento traverso, raffiche e wind shear

Il termine “vento traverso” indica vento che soffia lateralmente rispetto alla direzione della pista: un fattore che rende la manovra di atterraggio più impegnativa. Le raffiche (gusts) sono aumenti repentini della velocità del vento; la notazione “17 G 26” significa una componente media di 17 nodi con punte fino a 26 nodi.

Il wind shear è una variazione rapida e localizzata del vento in quota o vicino al suolo (in verticale o in orizzontale). Un wind shear verticale al decollo o all’atterraggio può modificare istantaneamente la portanza su un’ala, provocandone un rapido abbassamento o sollevamento e mettendo in crisi l’assetto del velivolo.

Perché un’ala può abbassarsi improvvisamente

Se il vento che investe l’ala varia in intensità o direzione in modo brusco, la portanza su quella semiala cambia rapidamente. Nel caso di un forte shear o di una raffica laterale, l’ala sopravvento può perdere portanza o essere spinta verso il basso, causando un tocco più duro del previsto sul carrello di quel lato.

Procedure di bordo: come reagiscono i piloti

I piloti sono addestrati a gestire vento traverso, raffiche e wind shear con procedure ben definite. Le opzioni principali sono:

  • effettuare una go-around (riprendere il circuito) se l’assetto non è stabilizzato o se le condizioni superano i limiti di sicurezza;
  • applicare tecniche di atterraggio specifiche per vento traverso (crab o wing-low) per mantenere il controllo laterale;
  • affidarsi, quando disponibile e appropriato, agli ausili di bordo (autoland o sistemi di stabilizzazione) e seguire le checklist di emergenza in caso di impatto anomalo.

Tecniche comuni per affrontare il vento traverso

  • Metodo “crab”: l’aeroplano punta leggermente controvento per mantenere la traiettoria della pista, poi al momento del flare si riallinea con un rudder coordinato;
  • Metodo “wing-low” (sideslip): si abbassa leggermente l’ala sopravvento e si compensa con il timone per toccare la pista con la ruota del lato sopravvento, mantenendo la direzione della pista;
  • requisiti di limite operativo: ogni aeromobile e compagnia ha limiti massimi di vento traverso per l’atterraggio; se superati, si richiede la go-around o deviazione.

Cosa succede dopo un atterraggio duro

Dopo un contatto anomalo con la pista gli equipaggi attivano procedure di sicurezza: comunicano con il controllo del traffico aereo, riportano l’evento alla direzione operativa della compagnia e possono richiedere ispezioni tecniche immediate. Le verifiche prevedono controlli al carrello, alle strutture portanti dell’ala e ai sistemi idraulici e frenanti.

Ispezioni e ripercussioni operative

Se i tecnici rilevano danni o incertezze, l’aeromobile può essere messo fuori servizio per riparazioni o controlli supplementari. Ciò può generare ritardi o riprogrammazioni per i passeggeri, ma è una misura necessaria per garantire la sicurezza di voli successivi.

Consigli pratici per i passeggeri in caso di atterraggio turbolento

  • Tenere sempre allacciata la cintura di sicurezza quando si è seduti, anche quando il segnale è spento, perché i cambiamenti improvvisi sono possibili;
  • Seguire le istruzioni dell’equipaggio di cabina: sono addestrati per emergenze e procedure post-atterraggio;
  • Sistemare gli oggetti personali e chiudere i vani sopra i sedili per evitare che cadano durante movimenti bruschi;
  • Scegliere, se possibile, un posto vicino all’ala: in generale la sensazione di movimento è minore rispetto alla coda o alla prua;
  • Mantenere la calma: i moderni aeromobili sono progettati per sopportare atterraggi impegnativi e i piloti sono addestrati per gestirli in sicurezza.

Quanto sono frequenti questi eventi e perché non bisogna allarmarsi

Atterraggi ritenuti “duri” o con correzioni importanti sono eventi rari rispetto al totale dei voli. L’aviazione commerciale è regolata da procedure rigorose, certificazioni e addestramenti continui. Quando si verifica un episodio, la priorità è la sicurezza: ispezioni tecniche, segnalazioni e, se necessario, interventi manutentivi garantiscono che l’aeromobile non riparta finché non è sicuro.

Conclusione: sicurezza e prontezza operativa

L’atterraggio registrato a Pearson mette in evidenza i rischi legati a vento traverso e wind shear, ma anche l’efficacia delle procedure di bordo e delle ispezioni successive. Piloti, equipaggi di cabina e tecnici seguono protocolli chiari per proteggere i passeggeri: tenersi informati, restare calmi e seguire le istruzioni a bordo sono i comportamenti più utili per ogni viaggiatore.