Indice
- 1 Novità della FAA sulla condivisione delle spese di volo
- 2 Perché è stato necessario aggiornare la guida
- 3 Criteri essenziali: lo “scopo comune”
- 4 Comunicazione e social media: chi può essere raggiunto
- 5 Quali spese si possono effettivamente ripartire
- 6 Come calcolare la quota pro‑rata: esempio pratico
- 7 Consigli pratici per i piloti che vogliono condividere le spese
- 8 Il precedente giudiziario: il caso Flytenow
- 9 Quando occorre un certificato operativo
- 10 Conclusione: muoversi con prudenza e trasparenza
Novità della FAA sulla condivisione delle spese di volo
La FAA ha pubblicato la circolare consultiva AC 61-142, aggiornando le indicazioni sulla condivisione delle spese per i voli privati. L’aggiornamento chiarisce come applicare una regola di vecchia data alla luce delle tecnologie moderne e delle modalità di comunicazione online, offrendo indicazioni pratiche per i piloti che non operano commercialmente.
Perché è stato necessario aggiornare la guida
L’AC 61-142 nasce in seguito a una richiesta del 2018 perché la FAA definisse meglio i confini della condivisione dei costi di volo. Le nuove indicazioni tengono conto dei social network, dei servizi web e di esperienze legali precedenti, offrendo un quadro più aderente alle pratiche attuali senza trasformare la circolare in un provvedimento normativo vincolante.
Criteri essenziali: lo “scopo comune”
Il principio chiave stabilito dall’AC è lo “scopo comune” tra pilota e passeggeri. Per poter dividere legalmente le spese, la destinazione deve derivare dall’interesse del pilota e non essere semplicemente il luogo scelto dai passeggeri. In sostanza, il pilota deve avere un legittimo interesse a recarsi a destinazione e i passeggeri devono condividere quell’obiettivo.
Esempi di scopo comune accettabile
- Un pilota che vola verso la casa di famiglia e invita amici stretti a unirsi, dividendo il carburante.
- Un gruppo di soci che possiede un impianto sportivo e viaggia insieme per una gara organizzata dal pilota.
Esempi non accettabili
- Il pilota offre il servizio per trasportare passeggeri verso destinazioni scelte da questi ultimi per guadagnarci.
- Annunciare voli come disponibili al pubblico in generale con lo scopo di riempire i posti e recuperare costi.
L’AC specifica che la notifica del volo deve essere rivolta a un “gruppo definito e limitato” con relazioni preesistenti e continuative (es. familiari, amici di lunga data, colleghi stretti). Questo limita fortemente la possibilità di pubblicare inviti su pagine pubbliche, siti web o email di massa.
Cosa è ammesso online
- Condivisione in un gruppo chiuso di cui il pilota è membro attivo (es. gruppo privato su social network con membri conosciuti).
- Comunicazioni dirette a persone con cui il pilota ha rapporti personali consolidati.
Cosa è vietato online
- Post pubblici, annunci su siti web o email inviate in massa che possono essere interpretati come “offerta” di posti disponibili.
- Pagine o servizi che fungono da bacheca pubblica per mettere in contatto piloti e passeggeri.
Quali spese si possono effettivamente ripartire
L’AC ricorda che solo alcune spese dirette e proporzionali al viaggio sono ammissibili nella condivisione. Le voci recuperabili sono limitate e devono essere ripartite in proporzione ai passeggeri.
Spese ammesse
- Carburante
- Olio
- Spese aeroportuali direttamente collegate al volo
- Canoni di noleggio dell’aeromobile, se applicabili
Spese non ammesse
- Manutenzione ordinaria o straordinaria
- Assicurazione
- Costi fissi non imputabili esclusivamente al singolo volo
- Alcuni costi specifici non previsti dalla regola storica (es. uso dell’ossigeno a bordo)
Come calcolare la quota pro‑rata: esempio pratico
Per garantire trasparenza, è importante documentare le spese e usare un metodo semplice e ripetibile per la ripartizione.
Esempio numerico
Se un volo consuma 300 USD di carburante, 30 USD di olio e 20 USD di tasse aeroportuali, il totale ammissibile è 350 USD. Con il pilota più tre passeggeri (4 persone totali), la quota per persona sarebbe 350 / 4 = 87,50 USD. Il pilota può chiedere ai passeggeri di versare questa quota, purché non richieda più del proprio ammontare proporzionale e tenga ricevute o documentazione.
Consigli per la documentazione
- Conservare ricevute di carburante, oil change e tasse aeroportuali.
- Annotare data, rotta e numero di passeggeri per ogni volo.
- Usare fogli di calcolo o app per tracciare le spese e dimostrare la proporzionalità.
Consigli pratici per i piloti che vogliono condividere le spese
- Verificare sempre che esista uno scopo comune genuino prima di accettare denaro.
- Limitare le comunicazioni ai gruppi chiusi di persone con relazioni preesistenti.
- Non pubblicizzare voli come disponibili al pubblico né usare piattaforme aperte per reclutare passeggeri.
- Calcolare e documentare le spese ammissibili e la quota di ciascun partecipante.
- Considerare la stipula di un accordo scritto tra pilota e passeggeri per chiarire responsabilità e condivisione dei costi.
- Se l’attività appare regolare, sistematica o orientata al profitto, valutare la necessità di un certificato operativo.
Il precedente giudiziario: il caso Flytenow
La questione è emersa pubblicamente con Flytenow, un servizio web che metteva in contatto piloti e passeggeri. Dopo il blocco del servizio, Flytenow ha perso in fase giudiziaria e la Corte Suprema ha rifiutato di esaminare il caso nel 2017. Il dibattito ha proseguito a livello legislativo, ma alcuni tentativi di liberalizzare la condivisione dei voli sono stati osteggiati da associazioni del settore come l’AOPA.
Quando occorre un certificato operativo
Se il comportamento del pilota costituisce “holding out” (pubblicità di servizi al pubblico) o se l’attività si configura come trasporto commerciale, è necessario un certificato operativo della FAA. Segni che indicano la necessità di certificazione includono pubblicità aperta, pricing standardizzato e organizzazione continuativa dei voli per terzi.
Conclusione: muoversi con prudenza e trasparenza
L’AC 61-142 offre indicazioni più chiare per la condivisione delle spese di volo, ma lascia campo alla responsabilità del pilota di rispettare limiti stringenti. Per proteggersi, documenta tutto, limita le comunicazioni ai gruppi chiusi, e mantieni separata ogni attività che possa essere percepita come commerciale. In caso di dubbi, consultare un esperto di regolamentazione aeronautica o contattare la FAA può evitare sanzioni e problemi legali.
