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La FAA propone una norma per limitare i detriti dei veicoli spaziali commerciali

La FAA propone una norma per limitare i detriti dei veicoli spaziali commerciali

Perché la norma è necessaria

La Federal Aviation Administration (FAA) ha messo a consultazione una proposta di regolamento volta a ridurre la produzione di nuovi detriti orbitali generati dai veicoli spaziali commerciali. L’obiettivo dichiarato è diminuire il rischio di collisioni con satelliti e veicoli spaziali e tutelare un ambiente spaziale sostenibile, fondamentale per comunicazioni, osservazione della Terra, meteorologia e posizionamento globale.

La situazione attuale dei detriti orbitali

Secondo la FAA, le stime attuali indicano più di 23.000 oggetti orbitali con dimensioni pari o superiori a 10 cm. Per gli oggetti di dimensione compresa tra 1 e 10 cm, le proiezioni raggiungono circa mezzo milione. Anche detriti più piccoli possono causare danni gravi, perché viaggiano ad altissima velocità e possono generare ulteriori frammentazioni in caso di impatto.

Cosa prevede l’NPRM (avviso di proposta di regolamentazione)

L’NPRM dettaglia requisiti specifici per lo smaltimento degli stadi superiori dei lanci commerciali. La normativa propone di allineare le pratiche degli operatori commerciali a quelle già adottate dal governo degli Stati Uniti per le sue missioni spaziali.

Le cinque opzioni di smaltimento previste

  • Rientro controllato: eseguire una traiettoria che porti lo stadio superiore a rientrare in modo pianificato e sicuro nell’atmosfera.
  • Trasferimento in un’orbita di stoccaggio o “cimitero”: spostare lo stadio in un’orbita meno congestionata per ridurre il rischio di collisioni.
  • Orbita di fuga terrestre: inviare lo stadio su una traiettoria che lo allontani definitivamente dall’orbita terrestre.
  • Recupero entro cinque anni: recuperare fisicamente lo stadio o renderlo recuperabile entro un arco temporale definito.
  • Smaltimento atmosferico incontrollato o decadimento naturale entro 25 anni: consentire il decadimento orbitale naturale purché avvenga entro il periodo stabilito.

Rischi associati al rientro incontrollato

La FAA sottolinea che, se non gestito, l’accumulo di detriti aumenta il rischio di collisioni e può creare orbite instabili che complicano le operazioni spaziali. Gli stadi superiori hanno massa e dimensioni significative, perciò l’incertezza sul luogo di impatto nei rientri incontrollati può rappresentare un pericolo sia per le persone a terra sia per il traffico aereo.

Implicazioni per operatori commerciali

La proposta avrà impatti tecnici, operativi ed economici sugli operatori di lanci. Tra le conseguenze previste:

  • necessità di integrare capacità di deorbiting o recupero già in fase di progettazione;
  • aumento potenziale dei costi di missione per garantire disposal affidabili;
  • obbligo di pianificare e dimostrare la strategia di smaltimento durante le autorizzazioni di lancio;
  • maggiore attenzione alla tracciabilità e alla condivisione dei dati di posizione degli stadi superiori.

Consigli pratici per le aziende

  • Verificare fin da subito i requisiti dell’NPRM e adeguare i piani di missione per includere opzioni di smaltimento conformi.
  • Investire in soluzioni di design che favoriscano il rientro controllato o il recupero (propulsione, sistemi di guida, strutture riutilizzabili).
  • Coordinare le strategie con fornitori di servizi di monitoraggio orbitale e assicuratori.
  • Preparare commenti tecnici e analisi di impatto da presentare durante il periodo di consultazione pubblica.

Tempistiche e partecipazione pubblica

La norma sarà pubblicata nel Registro federale e resterà aperta al commento pubblico per 90 giorni. Durante questo periodo stakeholder, aziende del settore, ricercatori e cittadini possono inviare osservazioni tecniche, suggerimenti e valutazioni di impatto economico e operativo.

Cosa cambia per utenti finali e sicurezza nello spazio

Se adottata, la norma dovrebbe ridurre gradualmente la crescita dei detriti orbitali, migliorando la sicurezza delle operazioni spaziali e la protezione delle infrastrutture satellitari. Per il pubblico terrestre l’effetto principale sarà una minore probabilità di eventi legati a rientri incontrollati con conseguenze imprevedibili.

Prossimi passi raccomandati

  • Per gli operatori: analizzare la proposta, aggiornare le procedure tecniche e preparare contributi alla consultazione.
  • Per i ricercatori: valutare modelli di rischio e strumenti di mitigazione per supportare commenti tecnico-scientifici.
  • Per il pubblico interessato: monitorare la pubblicazione nel Registro federale e partecipare inviando osservazioni nei 90 giorni disponibili.

Conclusione

La proposta della FAA rappresenta un passo significativo verso una gestione più rigorosa dei detriti orbitali generati dalle attività commerciali di lancio. L’allineamento delle pratiche commerciali con quelle governative mira a proteggere l’ambiente spaziale, ridurre rischi per infrastrutture critiche e migliorare la sicurezza per persone e beni sulla Terra. Le decisioni prese nei prossimi mesi, attraverso la consultazione pubblica, definiranno come questi obiettivi saranno tradotti in norme operative concrete.