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Gli attacchi Raven sospendono il servizio di consegna con droni

Sintesi: quando i corvi mettono a rischio le consegne con i droni

Il servizio di consegna con droni a Canberra, gestito da Wing per conto di Google, è stato temporaneamente sospeso dopo una serie di attacchi da parte di corvi locali. L’episodio mette in luce il conflitto tra tecnologia di consegna autonoma e fauna urbana, soprattutto durante la stagione riproduttiva degli uccelli.

Cosa è successo a Canberra

Dallo start delle consegne nel 2019 i droni hanno portato di tutto — caffè, farmaci, piccoli pacchi — ai residenti della capitale australiana. Nelle ultime settimane, però, diversi voli sono stati presi di mira da corvi che avrebbero tentato di afferrare i rotori o gli snodi dei velivoli, costringendo l’operatore a sospendere temporaneamente il servizio.

Testimonianze ed esempi

Un cliente ha registrato l’attacco di un corvo che si è aggrappato a uno degli elementi strutturali del drone. Dopo un breve contatto il velivolo ha perso parte del carico. Episodi come questo sono stati citati dall’operatore come motivo principale della pausa nelle consegne.

Perché i corvi attaccano i droni

Gli attacchi non sono casuali: è probabile che siano legati a comportamenti naturali di difesa del territorio e protezione dei nidi. La primavera australiana (periodo di nidificazione) aumenta l’aggressività di molte specie verso intrusi percepiti come minacce.

Fattori che spingono all’aggressione

  • Nidificazione: uova o pulli nelle vicinanze rendono gli uccelli più reattivi.
  • Somiglianze visive o sonore: i droni possono essere percepiti come predatori o corpi estranei.
  • Ripetizione dell’interazione: i corvi imparano e adattano le tattiche se vedono frequenti sorvoli.

Impatto sul servizio di consegna con droni

Gli attacchi ai droni comportano rischi per la sicurezza dei veicoli e del carico, aumento dei costi operativi e potenziali problemi di reputazione. Per precauzione, l’azienda ha deciso di interrompere temporaneamente le consegne mentre valuta contromisure.

Risposta dell’operatore

Wing ha dichiarato di voler consultare esperti ornitologi per capire come ridurre l’impatto sull’avifauna e allo stesso tempo ripristinare un servizio sicuro. L’azienda afferma inoltre di avere ridondanze di sicurezza progettate per limitare il rischio in caso di contatto con un uccello.

Strategie pratiche per ridurre i conflitti tra droni e uccelli

Esistono soluzioni operative e tecnologiche che possono attenuare il problema senza danneggiare gli animali. Ecco le misure più efficaci adottabili a breve e medio termine.

Misure operative

  • Pianificare i voli fuori dai periodi di nidificazione, quando possibile.
  • Modificare rotte e altitudini per evitare aree note per la presenza di nidi.
  • Limitare la frequenza dei sorvoli in zone con populazioni elevate di corvi.
  • Formare piloti e personale a individuare segnali di disturbo della fauna e a deviarsi in sicurezza.

Tecnologie e design

  • Ridurre il rumore e le caratteristiche visive che attirano l’attenzione o provocano reazioni aggressive.
  • Rinforzare punti vulnerabili del velivolo e adottare carichi che si staccano in modo sicuro se necessario.
  • Valutare sistemi di rilevamento degli uccelli (sensori ottici o radar di prossimità) per cambiare automaticamente rotta.
  • Sperimentare soluzioni non dannose per gli uccelli, come dispositivi di deterrenza acustica o visiva calibrati da esperti.

Consigli pratici per clienti e comunità

Per chi utilizza o convive con servizi di consegna via drone, alcuni accorgimenti possono ridurre disagi e rischi.

  • Tenere il contatto telefonico o l’app aggiornata per ricevere notifiche su ritardi o sospensioni.
  • Preferire fasce orarie meno critiche durante la stagione di nidificazione, se possibile.
  • Segnalare alle autorità locali o all’operatore aree dove si osservano comportamenti aggressivi degli uccelli per facilitare la mappatura dei rischi.

Implicazioni ambientali e regolamentari

Il caso solleva questioni più ampie: come bilanciare innovazione tecnologica e tutela della biodiversità urbana. Collaborazioni tra operatori, ornitologi e enti regolatori sono fondamentali per definire linee guida che proteggano sia la fauna sia gli utenti del servizio.

Punti chiave per policymaker

  • Definire periodi di restrizione operativa in aree sensibili durante la nidificazione.
  • Obbligare studi di impatto sulla fauna nelle fasi di autorizzazione dei servizi di drone.
  • Promuovere standard tecnici per la sicurezza e la mitigazione degli impatti sugli uccelli.

Conclusioni e prospettive

Gli attacchi dei corvi a Canberra evidenziano un punto di frizione tra tecnologie innovative e ambiente naturale. Con interventi mirati — studi scientifici, adattamenti tecnici e pratiche operative responsabili — è possibile ristabilire le consegne con droni minimizzando l’impatto sull’avifauna. La collaborazione tra operatori, comunità locali e scienziati sarà decisiva per trovare soluzioni sostenibili e sicure.